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Tesla crolla in Europa: Clarkson esulta, la rivalità continua

Indice dei contenuti

Il crollo di Tesla in Europa nel 2025: un’occasione per Jeremy Clarkson

Tesla crolla in Europa: è questo il titolo che rimbalza su blog, testate e social in questi primi mesi del 2025.
Un trend negativo che ha trovato subito un sostenitore entusiasta: Jeremy Clarkson, l’ex volto di Top Gear, noto per la sua storica rivalità con la casa californiana.
“Ve l’avevo detto 17 anni fa”, scrive oggi su The Times, commentando il tracollo della quota di mercato di Tesla nel Vecchio Continente.

Secondo Clarkson, l’ascesa di Elon Musk nel mondo della politica ha contribuito al malcontento europeo verso il brand, già criticato per la qualità costruttiva delle sue auto e per l’approccio divisivo del suo fondatore.

Una rivalità lunga 17 anni: dalla Roadster al Cybertruck

L’origine dello scontro tra Tesla e Top Gear

Tutto iniziò nel 2008, quando Clarkson recensì in modo estremamente critico la Tesla Roadster a Top Gear.
La casa americana accusò la BBC di aver manipolato la prova, arrivando a intentare una causa legale poi persa in tutti i gradi di giudizio.
Da quel momento, nessun altro modello Tesla è stato affidato ufficialmente al team di Clarkson per test o recensioni.

Dal Grand Tour agli attacchi recenti

Anche durante il nuovo show The Grand Tour, Clarkson non ha risparmiato le stoccate. Memorabile l’episodio in cui, durante il test di una Tesla, si è circondato di avvocati ironizzando sulla “possibile” reazione del marchio.
Nel 2025, con vendite in calo e critiche crescenti, Clarkson ha colto l’occasione per dire la sua: molti proprietari “nasconderebbero le Tesla in garage per evitare il giudizio altrui”, ha affermato nel suo ultimo articolo.

Perché Tesla sta crollando in Europa?

Un mix di immagine pubblica e scelte di prodotto

Il crollo di Tesla in Europa non si spiega solo con la concorrenza più agguerrita o l’arrivo di nuovi brand elettrici.
Le uscite politiche di Elon Musk, la controversa estetica del Cybertruck, e il crescente malcontento per le promesse non mantenute hanno incrinato l’immagine premium del brand.

Il contraccolpo sui clienti

In alcune città europee si segnalano atti vandalici contro le auto elettriche, e in particolare contro le Tesla.
Un fenomeno preoccupante che, sebbene condannato dallo stesso Clarkson, riflette un clima di crescente diffidenza verso il brand.

Il punto di vista di La Digital: attenzione al posizionamento, sempre

La vicenda Tesla-Clarkson insegna molto a chi lavora nel settore automotive.
Non basta innovare o conquistare quote di mercato: senza un posizionamento chiaro e coerente, il rischio di crisi reputazionale è altissimo.

In questo caso, Tesla ha puntato tutto sull’innovazione tecnica, trascurando la narrazione di marca e il rapporto con il pubblico europeo, storicamente più esigente e attento a coerenza, sicurezza e stile.
La forza di un brand si costruisce nel tempo, ma può sgretolarsi in pochi mesi se la comunicazione è percepita come arrogante, distante o politicizzata.

La lezione? Investire su un marketing strategico, che valorizzi le emozioni, il rapporto umano e la credibilità del prodotto nel lungo periodo. È proprio qui che La Digital lavora ogni giorno, aiutando i marchi a costruire una presenza solida, rispettata e in grado di resistere anche alle tempeste mediatiche.

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