Lo scrollytelling
Raccontare una storia non basta, bisogna catturare l’attenzione del lettore e coinvolgerlo. I layout di griglia banali con blocchi di testo statico ormai non funzionano più. Per questo, sempre più pagine web sono costruite in stile scrollytelling.
Cos'è lo scrollytelling?
Il termine scrollytelling deriva dalla combinazione di to scroll (scrollare) e telling (raccontare). È quindi l’arte del raccontare storie attraverso lo scroll della pagina web. La storia occupa uno spazio nella cornice della pagina web in cui è inserita e, con lo scrollytelling, si tenta di sfruttare lo stesso elemento spaziale come elemento di narrazione. È innovativo perchè permette di rendere interattiva e personalizzabile l’esperienza di lettura.
Lo scrollytelling si basa su un meccanismo molto semplice: nuovi contenuti appaiono o cambiano mentre gli utenti scorrono verso il basso o verso l’alto della pagina web. Questo tipo di narrazione, combinando video, foto, testo e animazioni, risulta molto efficace e travolgente.
I vantaggi
In primo luogo, il punto di forza principale dello scrollytelling è che si basa su un gesto naturale che non richiede alcuno sforzo dall’utente. Lo scorrimento è qualcosa che ormai facciamo sempre senza rendercene conto.
In secondo luogo, riesce a coinvolgere bene i lettori grazie al senso di controllo, esplorazione e rilevabilità inerente allo scorrimento. Puoi semplicemente scorrere verso il basso o verso l’alto per andare avanti o indietro nella storia quando vuoi e, diversamente dalla visione di un video, l’utente continua a essere attivamente “in contatto” con la storia mentre la consuma.
Va poi chiarito che non è vero che sul web funzionano solo i contenuti brevi. Ben vengano i contenuti lunghi, purché siano in grado di tenere il lettore incollato allo schermo! Si dice infatti che sono proprio i testi più lunghi a creare un miglior engagement con l’utente. Studi recenti avrebbero poi confermato come gli utenti preferiscano “scrollare” una pagina fino in fondo per leggere un contenuto, piuttosto che essere indirizzati ad altre pagine, probabilmente a causa dei tempi di caricamento raddoppiati.
Lo scrollytelling rappresenta una risorsa strategica in particolare quando si ha a che fare con dati e rilevazioni statistiche, che devono essere leggibili e attraenti.
Inoltre è particolarmente efficace nel caso in cui si debbano spiegare questioni complesse: la struttura ad imbuto permette di mostrare prima le informazioni più generiche e poi, con lo scorrere della pagina, quelle più dettagliate e tecniche. Questo rende la forma dello scrollytelling quella più adatta a soddisfare le esigenze di un giornalismo long form.
Scroll-o-meter
Quanti chilometri percorriamo scrollando sul web? Per rispondere a questa curiosità, è nato Scroll-o-meter, un’estensione di Google Chrome, che traduce in chilometri i nostri spostamenti sulle pagine web. Si può anche scegliere di visualizzare un maratoneta, nella parte inferiore del nostro schermo che si muove alla velocità dello scroll e ci incita a raggiungere dei traguardi. L’utente viene poi premiato per il tempo trascorso su una pagina web.
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