Il 30% delle ricerche che gli utenti effettuano su Google sono geolocalizzate. Questo significa che chi possiede un’azienda con una sede fisica (ad esempio un ristorante, un albergo o una bottega) su un determinato territorio dovrà implementare un’efficace strategia di local SEO per scalare le posizioni di ricerca Google ed essere visibile agli utenti.
Che cos’è la local SEO
La local SEO è la search engine optimization legata ad uno specifico luogo. Ad esempio, sempre più spesso capita che un utente digiti nella query “dove mangiare a Roma” oppure “concessionaria Piacenza”, Google mostrerà prima le attività che si posizionano meglio in quella determinata zona.
E’ chiaro quindi che per un’azienda è necessario capire come impostare la propria strategia SEO in modo da risultare nelle prime posizioni e raggiungere un numero maggiore di potenziali clienti.
Per farlo, tuttavia, è importante capire la logica utilizzata dagli algoritmi di Google.
Vediamola insieme.
Come effettuare una strategia efficace
In generale, le linee guida sulla SEO valgono anche per la local SEO, ma chiaramente ci sono delle differenze quando si parla di localizzazione. Ci sono infatti tre fattori da tenere in considerazione quando si parla di local SEO
- Prossimità: ovvero, Google mostrerà le attività locali più vicine al luogo in cui l’utente effettua la ricerca. Ovviamente non è possibile agire su questo parametro in sede di attuazione di una strategia di local SEO
- Rilevanza: per questa componente è invece fondamentale l’abilità di chi si occuperà della definizione della strategia di local SEO. Infatti, è la qualità della Keyword (geolocalizzate) a determinare la rilevanza del sito dell’azienda e quindi di spiccare nei risultati locali. Effettuare una buona Keyword Research tramite tool dedicati come Semrush e prevedere le query degli utenti risulta fondamentale nel comparire nei primi risultati di ricerca locale.
- Importanza: per questo aspetto entrano in gioco le recensioni positive che gli utenti dedicano all’azienda. Maggiori saranno e maggiore sarà l’evidenza dell’azienda. E’ un fattore che fa capire che per avere successo non basta solamente effettuare una buona strategia SEO o investire capitale in sponsorizzazioni, ma che per distinguersi è opportuno lavorare bene su molteplici aspetti. A partire dalla qualità dei prodotti o dei servizi offerti!
Dopo aver stabilito questi tre parametri, per migliorare il posizionamento quando si parla di Local SEO è importante, per l’azienda, aggiornare e curare la propria scheda su Google my Business.
E’ un servizio che Big G offre per le aziende, dove è possibile creare un profilo inserendo informazioni, foto, la descrizione dell’azienda e i dettagli su prodotti o servizi offerti. Cosi come gli orari di apertura, nome, indirizzo e numero di telefono.
E’ importante essere più precisi possibile inserire tutte le informazioni di cui un utente può aver bisogno. Infatti, una pagina di presentazione scarna dimostra poca professionalità e porta Google a valutare l’azienda con un punteggio basso.
La stessa Google afferma che ottimizzare il proprio profilo Google Business è un fattore molto importante in termini di ranking SEO.
E se lo dice Google…
La link building esiste anche a livello di SEO Local ma è un po’ diversa
E si chiama NAP, ovvero Name, Address e Phone (number). Google assegna un punteggio in base a quante citazioni NAP sono effettuate verso l’azienda. Google le utilizza per capire se le informazioni sull’azienda sono corrette. Sono considerate citazioni NAP quelle sui social, su siti come Trip Advisor o Apple Maps.
Per questo è importante avere una scheda Google Business più completa possibile, in modo tale che fra le informazioni caricate sulla piattaforma di Google Business e le citazioni di altri siti ci sia la più alta coincidenza possibile.
Se le informazioni relative all’azienda corrispondono con quelle che Google estrapola dalle NAPS allora il ranking nelle pagine di ricerca aumenterà (all’aumentare delle NAP ovviamente).
Altri consigli per un’ottima SEO Local
Sempre a proposito di link building, oltre alla NAP valgono comunque le regole della SEO classica: ottenere link da siti affidabili o da directory (ad esempio Pagine Gialle) non può che migliorare il posizionamento SEO.
Così come l’ottimizzazione del proprio sito web (ottimizza anche per i dispositivi mobili!) e la SEO on Page.
Un altro fattore che può partecipare a migliorare il proprio posizionamento SEO è quello di creare e curare un blog interno al sito dell’azienda.
Può sembrare inusuale per certe attività, ma anche, ad esempio, un ristorante può aprire un blog, in cui magari parlare dell’idea di cucina che porta avanti, delle aziende in cui si rifornisce o dei vini che serve.
La creazione di un blog porta risultati interessanti anche a livello locale, e attraverso questo strumento è possibile intercettare long tail (ovvero, le keyword lunghe) specifiche che permettono un maggiore posizionamento.
Anche una sezione FAQ può dare un forte impulso al posizionamento su scala locale permettendo di creare una lista delle domande più ricercate degli utenti, intercettando così le query di ricerca.
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