Il design piatto
La tendenza del design piatto è diventato in poco tempo la moda del momento, sia nel mondo del web, sia nella comunicazione grafica in generale. Con le sue interfacce utente chiare e semplici, continua ad avere grande successo.
Ecco alcune informazioni importanti su questo stile.
La sua nascita
Il web design esplode sul web intorno alla metà degli anni 2000 e in particolare il design piatto ha rivoluzionato qualsiasi cosa, dalle interfacce utente ai mobili, dai sistemi operativi ai software.
Ma quando è nato esattamente?
Possiamo ricollegare le sue origini allo Swiss Style negli anni ’50, una prima forma di progettazione grafica, caratterizzata da una tipografia Sans-Serif e immagini e testo che si combinano creando un’armonia estetica e funzionale.
Ma è solo negli anni 2000 che iniziamo a vedere una rinascita digitale dello Swiss Style con la nascita del design piatto. Lanciato per la prima volta da Microsoft come Metro Design, venne implementato sul lettore MP3 Zune; dispositivo che ebbe tuttavia poco successo, a causa della competizione con iPod. Microsoft riprenderà poi il design piatto per le sue piattaforme Windows 7 e 8.
Al contrario, nel frattempo, Apple si impegnava per realizzare una metodologia di progettazione 3D, con elementi il più realistici possibile. Questo stile inizialmente non ottenne tanto successo, in quanto portò principalmente a schemi disordinati e soprattutto a pagine che richiedevano il doppio del tempo per caricarsi. Motivo per cui hanno iniziato a pensare a qualcosa che funzionasse meglio in termini di usabilità e di prestazioni del sito web. E fu proprio il design piatto a rispondere a questa necessità, presentando icone e pulsanti piatti, contorni nitidi e un design minimalista.
Caratteristiche principali
Il design piatto utilizza forme semplici, trame minime e oggetti bidimensionali. Le interfacce sono 2D e minimaliste, con schemi di colori audaci e contrastanti, uniti a una deliberata mancanza di interazione. Non è presente l’aspetto realistico.
Il design piatto si incentra sulla funzionalità. Qualsiasi tipo di elemento decorativo è visto come un disordine che rende più difficile la scansione delle informazioni.
Vantaggi
Questo stile di design permette la realizzazione di interfacce più facili da comprendere per gli utenti, e anche più semplici da realizzare, in quanto elimina qualsiasi elemento superfluo, in modo tale da poter presentare in maniera chiara solo le informazioni più importanti.
Riprende il presupposto già espresso dal minimalismo, ossia quello di “ridurre per comprendere meglio”.
Funziona bene in particolare nei siti web responsive in quanto è basato su una struttura semplice che si adatta facilmente ai diversi schermi dei device.
Tuttavia, il voler appiattire e semplificare tutto, spesso porta a interfacce poco intuitive, perché quando nulla è messo in risalto, l’utente rischia di non capire cosa sia cliccabile e cosa no.
In questo caso è necessario rivedere la progettazione e reintrodurre qualche distinzione visiva tra gli elementi, per poter favorire l’usabilità del sito.
Per avere più informazioni su questa tema, leggi il nostro articolo sulle tendenze UI/UX del 2022!