Anche Gennaio è arrivato alle porte e noi del team, abbiamo deciso di salutarlo in un modo del tutto diverso.
Pianificare queste giornate di teambuilding, una volta al mese, ci permette ogni volta di essere stimolati, di confrontarci e collaborare.
Staccare la spina per almeno un paio d’ore e, farlo tutti insieme, riesce a farci ricaricare le idee e la nostra creatività.
…Nella mattinata di Lunedì 30 Gennaio, alle ore 8:30, ci siamo visti davanti all’ufficio per andare a pochi metri da noi, dove ci ha accolti, la simpaticissima e bravissima Francesca Sutti, insegnante di Yoga presso la sala Pizza Mistica, al Cubo di Parma.
La gentilezza di Francesca è stata immersiva e oltretutto ci ha permesso di godere di una splendida vista illuminata dal sole.
Fare Yoga, significa svolgere una pratica spirituale e fisica che mira a promuovere la salute e la consapevolezza della persona. Include posture fisiche, dette anche “asana”, respirazione controllata “pranayama” e meditazione e concentrazione per raggiungere un equilibrio tra mente, corpo e spirito.
Lo yoga per questo riesce a trasmetterti sensazioni di calma, equilibrio, rilassamento, concentrazione e benessere fisico e mentale.
E così è stato! Francesca ci ha guidati nel percorso alla scoperta di noi stessi, mente e corpo, praticando posizioni e facendoci connettere alla terra e al nostro spirito.
Abbiamo sentito il nostro respiro e siamo entrati in contatto l’uno con l’altro, senza alcuna vergogna o preoccupazione.
Abbiamo avuto anche l’occasione di stare con Alessia Leporati, fotografa, che oltre a fare qualche suo magnifico scatto, ha partecipato con noi a questo viaggio.
Verso le 10:00 di mattina abbiamo concluso la lezione con una posa di gruppo, abbracciati, al fine di sentirci molto più uniti tra noi, per poi andare al bar a prenderci un bel caffè prima di cominciare la giornata in ufficio.
È stato indubbiamente, un momento di team-building magico e suggestivo, che speriamo di rifare al più presto! Ma lo sapete già, il prossimo mese vi stupiremo con qualcos’altro.
E per concludere, come dice Francesca, siamo guerrieri, ovvero dei “Warrior” e non delle persone che si preoccupano, ovvero “Worrior”.
A presto!


